Le regioni alpine non mollano. Nel tentativo di salvare la stagione sciistica e di contrastare così le possibili restrizioni anti Covid del governo, Veneto, Valle d’Aosta, Lombardia, Friuli Venezia Giulia e le Province Autonome di Trento e Bolzano hanno diffuso una richiesta ufficiale di mediazione: la possibilità cioè di tenere aperte le stazioni sciistiche per gli ospiti degli alberghi e delle seconde case. Un modo per salvare non solo l’economia degli impianti ma anche quella delle attività commerciali che ruotano attorno al turismo invernale.
Lo scontro sul prossimo Dpcm del 4 dicembre è ancora aperto dunque tra governo e Regioni anche per la questione delle piste da sci. L’idea su cui gli amministrazioni locali si stanno battendo è di concedere lo stop per gli sciatori occasionali a condizione che si tutelino i turisti che popoleranno alberghi e seconde case. Le intenzioni del governo, spinte anche dalle indicazioni dell’Istituto Superiore di Sanità, sono quelle invece di non rendere vane le misure anti Covid finora adottate ipotizzando la chiusura delle stazioni sciistiche, anche e soprattutto nel tentativo di evitare le scene di assembramento a cui si è dovuto assistere durante la prima ondata.